Abbiategrasso - Guida Turistica

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Il Castello Visconteo
  La tipologia originaria del castello rappresentava un prototipo di "castello signorile di pianura" nella Lombardia del duecento: circondato da un fossato, l'edificio si sviluppava intorno ad una corte quadrangolare con quattro torri ai vertici raccordate da quattro corpi di fabbrica a due piani. Lo stato attuale del castello, che ha subito radicali ristrutturazioni, è assai problematico tanto che da alcune angolazioni si fatica a riconoscerlo come tale. L'ingresso è sul lato ovest, all'opposto di quello originario. Il cortile è un quadrato leggermente irregolare; in tale corte si possono leggere le arcate gotiche che la circondavano. Il ponte in mattoni che porta all'interno del castello è posteriore alla struttura originale. Dall'esterno le facciate dell'edificio sono assai segnate da interventi di chiusura e apertura di finestre. Il lato dell'attuale ingresso un tempo era caratterizzato da una serie di finestre ad arco, ora murate per dar luogo a una facciata di tipo tardo secentesca con porta poligonale. All'angolo sinistro uno scivolo porta ai seminterrati dove, al posto di una torre, si è ricavata un'ala di servizi; l'angolo destro del lato ovest è mancante. Il lato nord mostra i segni di bifore tardo trecentesche e quattrocenteche, alcune delle quali rifatte, altre murate; si nota anche traccia del muro della torre abbattuta all'angolo nord- ovest. All'angolo opposto sorge l'unica torre rimasta.
La chiesa di S.Maria Nuova
  Il complesso monumentale di Santa Maria Nuova, costituito dalla chiesa con il bel quadriportico rinascimentale e il pronao, rappresenta una delle testimonianze storico-artistiche più significative e interessanti di Abbiategrasso. La chiesa, che è orientata in modo canonico ad est, volge il fianco meridionale su via Borsani, da cui si ha l'accesso principale al sagrato. Trovandosi in pieno centro storico, è facilmente raggiungibile anche a piedi. Gli impegnativi lavori di restauro di S. Maria Nuova, compiuti tra il 1987 e il 1990, oltre a promuovere il consolidamento statico delle strutture e la pulizia degli intonaci e delle decorazioni, hanno consentito una più corretta lettura storica e filologica dell'intero complesso e una ricostruzione cronologica delle sue vicende fino allora ignote. La costruzione della chiesa viene avviata nel 1365 per iniziativa del Luogo Pio di Santa Maria della Misericordia. Concepita inizialmente come sede della Scuola dell'Ente assistenziale, da cui derivò la dedicazione alla Madonna, è destinata a divenire ben presto il principale luogo di culto: infatti, allorché nel corso del XIV secolo il borgo di Abbiategrasso si accentra nella cinta delle mura di età viscontea, si fa strada la necessità di una nuova parrocchiale più comoda e più ampia di quella antica di San Pietro fuori le mura. Tuttavia la nuova chiesa non assume le funzioni di parrocchiale fino al 1578, per volontà di S. Carlo.
Il convento dell'Annunziata
  L'edificio è situato in via Pontida, in prossimità della circonvallazione di Abbiategrasso, in direzione di Magenta. Il complesso architettonico è voluto da Galeazzo Maria Sforza a compimento di un voto fatto nel 1466. Infatti, alla morte del padre Francesco Sforza, si trova al servizio del Re di Francia e, mentre tenta di ritornare a Milano per essere proclamato Duca, scampa miracolosamente ad un'imboscata. Viene ultimato nel 1472, mentre la chiesa è consacrata col titolo di "Santa Maria Annunziata" nel 1477. La chiesa e il convento vengono affidati all'Ordine dei Frati Minori Osservanti, che derivano dalla predicazione di S. Bernardino il quale era riuscito a conquistare alla sua causa Filippo Maria Visconti e a convertire all'osservanza un gran numero di nobili milanesi. Nel 1810 il convento viene soppresso ed è adattato ad ospitare la sede maschile dell'Ospedale degli Incurabili di Abbiategrasso, con l'apporto di sostanziali modifiche alla struttura originaria. Sulla destra della chiesa si apre l'arco di ingresso al primo cortile sul quale si affacciano un imponente corpo su due piani, appartenente al nucleo primitivo del complesso, adibito poi ad abitazione, un edificio costruito ai primi del secolo scorso per ospitare la lavanderia e il dormitorio nonché la parte più recente, risalente agli anni cinquanta del secolo scorso